Un uomo senza paura. D'Artagnan, il primo giornalista «suicidato» dalla mafia

La Mantia Francesca, Urgo Angelo

Un uomo senza paura. D'Artagnan, il primo giornalista «suicidato» dalla mafia

La Corte Editore (2023)

9791281109186

20,00 €
 Aggiungi al carrello
 Aggiungi al carrello
D’Artagnan, al secolo Cosimo Cristina, è una promessa del giornalismo siciliano. Abita a Termini Imerese, una terra alla mercé di una mafia sconosciuta e silenziosa. Cosimo è il primo a scriverne e lo fa con ostinazione. C’è chi lo detesta e chi lo minaccia. Lo chiamano D’Artagnan per via del pizzetto che porta e per il suo modo di vestirsi estroso e fuori dagli schemi. Collabora con i più importanti giornali italiani e arriva a fondarne un suo: Prospettive Siciliane. Poi, il 5 maggio 1960, D’Artagnan viene ritrovato morto lungo i binari della ferrovia. Ha solo 25 anni. Il caso viene subito archiviato come suicidio. Ma cinque anni dopo, il suo migliore amico, critico d’arte e fratello di un famoso generale dei carabinieri, avverte un grande peso sulla coscienza. È convinto che Cosimo non sia morto suicida e decide di contattare le uniche persone che crede possano aiutarlo a fare luce sul caso: la fidanzata di Cosimo, Enza, e il Vicequestore di Palermo Angelo Mangano. Inizia così la ricerca di una verità scomoda, per riabilitare il nome di un giovane impavido che riteneva il giornalismo non solo un privilegio, ma un dovere. Una storia che, ancora oggi, è importante raccontare per non far cadere nell’oblio il coraggio di chi ha provato a cambiare le cose e a combattere un mostro che molti non riescono nemmeno a pronunciare: la Mafia.